Non temere!!!
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Potrebbe sembrare a prima vista che il Vangelo faccia da cassa di risonanza per le nostre paure.
Per cui ci vien quasi la voglia di dire: «Basta, Signore! Adesso ti ci metti anche tu. Perché
mai aumenti la nostra angoscia parlandoci di stelle che precipitano, di soli che si spengono, di
lune che non danno più luce? Perché mai amplifichi i nostri incubi collettivi, quando dici testualmente
che gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra?»
(cfr. Lc 21,25-26).
Gli uomini moriranno per la paura!
Come se già non bastassero le nostre paure. Ma ne abbiamo già tante, per conto nostro! ...
Ora, che cosa dice il Signore di fronte a queste paure? Rimani lì steso sul pavimento? Rimani
appiattito, atterrato? No! Mi dice la stessa cosa che ha detto a Maria: «Non temere».
E adopera due verbi bellissimi: Alzatevi e Levàte il capo.
Sono i due verbi dell’antipaura. Sono i due verbi dell’Avvento. Sono le due luci che ci devono
accompagnare nel cammino che porta al Natale...
Coraggio. Alzatevi e levate il capo. Muovetevi. Fate qualcosa, il mondo cambierà. Anzi, sta già
cambiando. Non li vedete i segni dei tempi? Gli alberi mettono già le prime foglie. E sul nostro
cielo il rosso di sera non si è ancora scolorito.
Vissuto così, l’Avvento non sarà il contenitore delle nostre paure, ma l’ostensorio delle nostre
speranze.
Mi viene da pensare che anche il cielo oggi cominci l’Avvento, il periodo dell’attesa.
Qui sulla terra è l’uomo che attende il ritorno del Signore. Lassù nel cielo è il Signore che attende
il ritorno dell’uomo. Ritorno che si potrà realizzare con la preghiera, con la vita di povertà,
di giustizia, di limpidezza, di trasparenza, di amore, con la testimonianza evangelica e
con una forte passione di solidarietà.
(don Tonino Bello)
Nessun commento:
Posta un commento